La scienza dello stile:

LA SCIENZA DELLO STILE: UN’INTERVISTA ALLA MODELLA KOKIE CHILDERS

Campagne e collaborazioni
febbraio 2022

Kokie Childers in Levis 501 Jeans and white oversized levi's button up shirtKokie Childers in Levis 501 Jeans and white oversized levi's button up shirt

Kokie Childers (all’anagrafe Rae-Anne) è un concentrato di contrasti. Se il suo stile è in perenne evoluzione, la sua identità è solida e radicata. È una modella ricercatissima, che cattura l’attenzione di brand, direttori creativi e direttori di riviste molto in vista, oltre che un’intelligente laureanda in scienze ambientali, che punta a diplomarsi ed eventualmente ad affermarsi professionalmente nel campo scientifico. Possiede un’energia eterea ultraterrena e insieme la saggezza terrestre di un’anima antica, più acuta, empatica e profonda di quanto la sua età lasci pensare. È in questa tensione, nello spazio che occupa tra due mondi distanti, che risiede la sua magia intangibile. È genuina senza forzature. Originale senza secondi fini. Abbiamo recentemente incontrato questa magnetica newyorkese di Queens per chiacchierare del suo alter ego scientifico, dei suoi esordi come modella, del suo amore per i Levi's® 501 e delle sue attuali fonti di ispirazione.


SHOP 501® JEANS

Come descriveresti il tuo stile?

Allora, il mio stile è ancora in espansione e in evoluzione, ma attualmente è una combinazione di capi di artisti che sostengo all’interno della mia comunità, di abiti a cui sono affezionata passati da amici e parenti e di marchi che per me creano articoli sorprendentemente funzionali, sostenibili e comodi.

Kokie Childers in Levis 501 Jeans and a red top with a collar, long sleeves and buttons, posing on a sidewalk with royal blue colored bricks in the background

Durante il tuo shooting fotografico hai potuto indossare i 501® ’90s. Secondo te, cosa rende i Levi's® 501 così iconici?

I jeans Levi's® 501 sono leggendari perché si adattano alla routine di chiunque e aggiungono il tocco perfetto al mio look denim da sogno. Mi è piaciuto il fatto che indossare i 501® sul set desse peso alla mia comodità, dandomi il potere di muovermi liberamente e con grazia. Il mio primo ricordo legato ai 501® è in un L Train Vintage Store di Brooklyn, a New York, in cui sono stata attratta da un jeans che spiccava tra tutti, un modello invecchiato a meraviglia ma moderno. L’ho comprato seduta stante e da quel momento ho capito che i miei 501® sarebbero stati la mia colonna, ogni qualvolta avessi voluto un denim con una vestibilità affidabile e armoniosa.

Come hai cominciato a interessarti alla scienza? Che cosa ti ha ispirato a scegliere questo ambito di studi?

Inizialmente volevo diventare un’oftalmologa, perché da piccola ho sofferto di strabismo in entrambi gli occhi e volevo poter dare alle persone lo stesso riscatto e la stessa fiducia che il mio oftalmologo mi ha regalato. Quindi il mio avvicinamento alla scienza è nato dalla passione per l’occhio umano e per la tecnologia che consente gli interventi optometrici e oftalmologici. Quando ero al liceo ho fatto un tirocinio in una clinica di optometria e una volta cominciata l’università mi sono orientata verso la biologia per i primi due anni e mezzo, con l’obiettivo di preparare il mio futuro in medicina.

Kokie Childers in Levis 501 Jeans and white oversized levi's button up shirtKokie Childers in Levis 501 Jeans and white oversized levi's button up shirt

Oggi ti dedichi all’ambiente. Puoi dirci di più sulla tua area di ricerca?

A dire il vero sto ancora tentando di inserirmi in un laboratorio accademico per fare ricerca in ambito universitario, una volta scelto un programma. Mi diverto a informarmi su come le piante, i frutti, i funghi, le alghe e alcuni batteri aiutano il nostro corpo. Se riuscissi a effettuare ricerche in cui poter esplorare i componenti bioattivi presenti al loro interno, mi dedicherei allo sviluppo di soluzioni per fare progredire la biochimica, la fisiologia della nutrizione e la chimica verde.

Come sei diventata modella? È successo per caso oppure è qualcosa che hai perseguito attivamente?

Ero soltanto al secondo anno di università quando dei creativi qui a New York si sono interessati al mio aspetto e mi hanno proposto degli shooting. Da bambina avevo la pelle chiara, ma nella pre-adolescenza il mio viso ha cominciato a coprirsi di lentiggini, che negli anni hanno continuato a svilupparsi in modo insolito. Dato che il mio aspetto continuava a cambiare, durante i primi anni di lavoro ero timida e non avevo grandi ambizioni nel mondo della moda. Ma quando mi sono resa conto dell’impegno e del lavoro dietro a queste produzioni, ho capito l’importanza dell’impressione che facevo ai brand e ai creativi con cui interagivo. Ora mi sento più a mio agio e capisco che i cambiamenti che il mio corpo ha attraversato sono stati cruciali per il suo adattamento, e lo hanno reso il veicolo più perfetto per il mio personalissimo viaggio. Oggi sono grata a ogni direttore di casting, fotografo, agente, brand e creativo che mi abbia aperto le porte per lavorare come modella.

Come trovi l’equilibrio tra le tue aspirazioni scientifiche e la tua promettente carriera di modella?

Combino le mie aspirazioni scientifiche e i miei impegni di modella facendo del mio meglio per onorare l’abitudine di svegliarmi presto e in forma ogni giorno. Devo sempre stare al passo con l’informazione, essere organizzata e coerente, così se di punto in bianco si presenta un casting o un impegno viene confermato, posso pianificare la mia giornata di conseguenza. Sono felice di lavorare da remoto come docente di chimica, così definisco i miei orari e ora lavoro 30 ore a settimana. Per via del mio aspetto molto particolare, non ho sempre una miriade di appuntamenti uno dopo l’altro (perciò i miei ritmi sono meno frenetici), ma quando ne ho uno, sono sempre pronta e riconoscente. Non riesco sempre a partecipare a tutti i casting o a tutte le fashion week, ma so che faccio del mio meglio e cerco di non vivere di aspettative, ma di gratitudine.

Kokie Childers in Levis 501 Jeans and a red top with a collar, long sleeves and buttons, posing on a sidewalk with royal blue colored bricks in the background

Che cosa ti ispira in questo momento?

Onestamente, Prince, Madonna e Janet Jackson sono le mie principali fonti di ispirazione e di empowerment del momento. Ammiro quello che sono riusciti a conquistare nella loro discografia, nelle loro interviste e nei loro gusti estetici. Mi piace il messaggio che rappresentano: non avere paura di avere un fascino diverso, che sfida le convenzioni; e poi sfrutta al massimo il tuo potenziale e non smettere mai di crescere.

Hai un mantra personale o una frase che ti aiuta e ti guida?

A guidarmi è questa citazione di Ali Ibn Abi Talib scritta nel mio diario: “Due cose ti definiscono: la tua pazienza, quando non hai niente, e il tuo atteggiamento, quando hai tutto”.

Kokie Childers in Levis 501 Jeans with a blue scrunchy textured crop top posing on a rooftop in the city.